Lipari nell’arcipelago delle isole Eolie
come è noto l’arcipelago delle Eolie al largo fra la Sicilia orientale e la Calabria è composta da numerose isole : Stromboli, Vulcano, Salina, Panarea, Filicudi , Alicudi ed infine Lipari, la più grande. Fra le isole minori Stromboli è famosa per il suo vulcano uno dei pochi attivi in Europa, mentre Panarea è celebre per le frequentazioni mondane.
Diverse di queste località furono frequentate fin dall’antichità remota non solo perché erano su diverse rotte marittime ma anche per il fatto che in loco erano disponibili diversi minerali. Nel tempo si sono succedute quindi diverse presenze e fra queste quelle più importanti sono ovviamente quelle di Greci, Italici, e Romani. Nel 260 a.C. poi qui si svolse una battaglia navale fra romani e cartaginesi.
Pertanto su alcune delle isole dell’arcipelago vi sono diversi reperti archeologici ed il Museo Archeologico Eoliano ubicato a Lipari è uno dei più importanti del Mediterraneo. Ma, come poi accenniamo, non ci sono solo queste antichissime evidenze. Quindi oltre a richiamare gli appassionati di mare, vacanze e natura, le Eolie sono un’attrazione anche per coloro che si interessano di archeologia e storia e quindi di turismo culturale
A parte quanto già accennato, a Lipari si svolsero anche alcune vicende in epoca medievale. Fra l’altro intorno all’anno 838 mentre la Sicilia bizantina veniva gradualmente occupata dagli islamici e la stesse Eolie erano soggette ad incursioni sanguinose, alcuni temerari – probabilmente di origine amalfitana- riuscirono a salvare il corpo dell’Apostolo San Bartolomeo e portarlo in salvo a Benevento dove governavano i longobardi. Sulle precedenti vicende per le quali le spoglie importanti di uno degli apostoli di Gesù Cristo fossero arrivate proprio sull’isola di Lipari ci sono anche delle leggende, ma ovviamente a distanza di tanti secoli è arduo ricostruire i fatti. Comunque è certo, perché riferito dai cronisti dell’epoca, che già prima del IX secolo tale importantissima reliquia della Cristianità non stava in una città importante d’Europa ma in un luogo, oggi frequentato da molti turisti, ma che in epoca medievale era alquanto remoto.
Comunque Lipari e le altre isole eolie, con le incursioni saracene furono quasi del tutto abbandonate e tornarono a richiamare interesse quando in Sicilia si insediarono i normanni. Fra l’altro vi fu ricostruita la chiesa dedicata a San Bartolomeo e per interesse di Ruggero II della dinastia degli Altavilla, fu edificato uno splendido chiostro normanno che, dopo essere stato quasi sepolto, per avvenimenti successivi è attualmente visitabile dai turisti e costituisce sicuramente una delle tappe particolari per coloro che hanno interesse per il medioevo. In questo contesto non va comunque dimenticato che l’arcipelago anche dopo questi fatti fu scenario di ulteriori scontri fra saraceni e cristiani (esempio nel 1544) ma anche di altri eventi cruenti.
Comunque, a parte la storia e le bellezze naturali, non va dimenticata la gastronomia che qui è un’interessante variante della già rinomata cucina siciliana. In particolare non dimenticate i vini locali ed ovviamente anche i celebri capperi !! E le passeggiate sulla splendida costa o nei simpatici borghi di Lipari ed anche le gite in barca ovviamente ben aiutano l’appetito.
Matteo