Umbria, un magico natale
Terra di borghi e bellezze paesaggistiche, l’Umbria festeggia il Natale nel modo che le appartiene: sfoggiando la sua millenaria vocazione religiosa e valorizzando il ricco patrimonio storico-culturale che la caratterizza.
I presepi viventi
Numerosi sono infatti i presepi, interpretati nei modi più fantasiosi. Tra i presepi viventi, notevole è quello a tradizione ormai trentennale di Marcellano, capace di valorizzare anche le arti e i mestieri di una volta, come pure quello di Bettona, che si sviluppa lungo le suggestive vie del borgo per mettere in scena ben ventidue recitazioni. Anche altri, tra i Borghi più Belli d’Italia, sfruttano la bellezza della propria conformazione urbanistica per dare vita a rappresentazioni capaci di far viaggiare lo spettatore indietro nel tempo: è il caso di Corciano, dove le cornamuse e le rappresentazioni teatrali animano persino le sale del castello medievale. A Porano l’intenzione è ben chiara: «Lo famo anche si piove o fiocca» recita la locandina: un modo più verace e colorito per dire che la il presepe vivente del 25 dicembre si terrà anche in caso di maltempo.
I presepi monumentali
Non da meno sono i presepi monumentali, come quello di Calvi dell’Umbria e quello di Città della Pieve. Il primo, composto da trenta statue in terracotta policroma realizzate tra il 1541 e il 1546 dai fratelli Giacomo e Raffaele da Montereale, è collocato nell’Oratorio di Sant’Antonio, su diversi livelli. Il secondo – che ogni anno sviluppa un tema diverso – occupa i sotterranei di Palazzo della Corgna, in cui è presente anche un affresco di Pietro Vannucci detto Il Perugino che, emblematicamente, rappresenta l’Adorazione dei Magi.
Estremamente suggestivo è il Presepe nel Pozzo allestito nel Pozzo della Cava di Orvieto, nel cuore del quartiere medievale. Qui è possibile ammirare non solo personaggi meccanici a grandezza naturale, ma anche effetti e scenografie che nulla hanno da invidiare al set di un film.
Il premio per il presepe più originale spetta però a Massa Martana, che offre lo spettacolo – unico in tutta la regione – di un presepe di ghiaccio che, per l’edizione di quest’anno, s’ispira alla copertina de «La Domenica del Corriere» del 1 gennaio 1967.
Le manifestazioni e i mercatini
Per chi desiderasse un’esperienza più particolare, Città di Castello offre una Mostra internazionale di Arte presepiale: le creazioni, realizzate con tecniche e materiali diversi e disposte nelle chiese e musei cittadini, offrono l’occasione per compiere una visita della città da una prospettiva insolita.
A Spoleto, invece, oltre al presepe che riproduce la Natività di Filippo Lippi che affresca il duomo cittadino, vi saranno numerosi incontri e conferenze tesi ad approfondire il tema del presepe.
Non possono mancare i mercatini, preposti alla valorizzazione della produzione artistica, artigianale e enogastronomica della regione. Tra i più importanti, si ricordano quello di Gualdo Tadino, di Rivotorto di Assisi, di Lugnano in Teverina, di Scheggia e Pascelupo, ma anche quello di Narni, legato alla produzione del tipico panpepato natalizio, e quello del capoluogo perugino, che si svolge all’interno della cinquecentesca Rocca Paolina.
Giochi di luci… dall’alto
È quasi impossibile non aver mai sentito parlare dell’albero luminoso di Gubbio, acceso ogni anno il 7 dicembre e considerato il più grande del mondo: conta infatti oltre 800 corpi luminosi, tutti alimentati da fonti rinnovabili, che gli permisero, nel 1991, di entrare addirittura nel Guinness dei Primati.
Anche Deruta, rinomata per la produzione della maiolica, sfoggia il suo albero: si tratta del più grande albero di Natale di ceramica al mondo, che conta ben 280 palline realizzate e decorate dagli artigiani del borgo.
Non solo alberi però: l’altra grande installazione luminosa dell’Umbria è la stella cometa di Miranda, che con i suoi 9 km di cavo, illumina da tempo immemore la conca ternana.
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Matteo