Case vacanza, l’alternativa all’hotel
Partendo dal presupposto che il mercato delle case vacanze in Italia supera i 3 milioni di immobili, con oltre 12 milioni di posti letto, è facile comprendere come, a fronte di un’offerta così ampia, vi sia un livello di richiesta altrettanto vasto.
Attualmente sempre più regioni in Italia hanno deciso o stanno orientandosi verso una regolarizzazione del mercato degli affitti per vacanze, legiferando opportune norme in materia, aventi per obiettivo la realizzazione di un mercato trasparente e disciplinato riguardante appartamenti che rispettino standard, servizi e criteri ben precisi. A Roma, ad esempio, le materia è stata disciplinata dal Regolamento della Regione Lazio n° 16 del 24/10/2008 e n° 18 del 21/09/2009. Naturalmente tale normativa non riguarda solo le case vacanza a Roma, ma tutte le strutture turistico-ricettive, in forma imprenditoriale o non imprenditoraile, quali hotel, pensioni, B&b, affittacamere e affini. È importante sapere che oggi una casa vacanze a Roma, per poter operare, deve essere inserita negli elenchi ufficiali della Regione Lazio e nel sito Turistico del Comune di Roma. Ciò significa che deve essere in possesso di una Autorizzazione, rilasciata a seguito di un preciso iter tecnico-sanitario, che dimostri i requisiti di idoneità richiesti. Solo dopo l’avvenuta verifica degli ispettori, la struttura ottiene la ‘licenza’ ad operare. Questa recente normativa, ha così prodotto il risultato di far emergere alla luce del sole un mercato altrimenti clandestino e senza regole che invece, oggi, rispettoso di standard imposti dalla Legge, può vantarsi di offrire alloggi turistici a Roma di qualità controllata e in regola fiscalmente. Di fatto, affittare una casa vacanze a Roma, oggi significa avere la garanzia di trascorrere un soggiorno in un appartamento con confort di ogni genere, rispettoso delle norme igienico-sanitarie e a prezzi che non hanno paragone rispetto alla camera di un albergo ben più limitata nello spazio e meno economica.
Matteo