Viaggi sul Lago di Como, tra ville e tradizioni gastronomiche
Il Lago di Como è da sempre famoso per le sue ville: quando diciamo “da sempre”, è nel vero senso della parola. Il Lario gode infatti di una posizione favolosa, circondato dalle Prealpi, e la sua estensione hanno permesso la creazione di un microclima che lo rendono una vera e propria isola di Mediterraneo in mezzo alla fredde Alpi. E già i Romani pensarono di sfruttare questo paesaggio e questo microclima per costruire ville patrizie, che già i personaggi famosi dell’epoca guardavano con profondo interesse. Già Plinio il Vecchio (natio di Como) famoso scrittore romano noto per essere morto durante l’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano, aveva una villa sul Lago di Como e dopo di lui Plinio il Giovane costruì addirittura due ville sul Lario.
Insomma, il Lago di Como è stato da sempre un luogo amato dai ricchi per costruirvi ville, ma è stato una importante meta turistica fin dall’antichità: in particolare Bellagio, la perla del Lario, che ha annoverato tra i suoi “turisti” anche Leonardo da Vinci e Napoleone. Tutta questa storia la si può rivivere nelle ville situate sulle sponde del lago, molte delle quali visitabili dai turisti: ville storiche e d’epoca, alcune private ed addirittura in vendita ad esempio su gemmaimmobiliare.it. Il periodo ideale per visitare questo patrimonio artistico e culturale è da marzo ad ottobre, visto che questi sono anche i periodi migliori per spostarsi sul lago attraverso le imbarcazioni turistiche, per fare vere e proprie crociere su quello che è il lago più profondo d’Italia.
Se il periodo marzo – ottobre è l’ideale per godere degli aspetti paesaggistici e naturalistici del Lario e per fare anche escursioni a piedi ed in bicicletta, anche l’inverno è un ottima stagione per visitare il Lago ed i suoi dintorni. In questa stagione può essere particolarmente allettante scoprire le tradizioni gastronomiche del Lago di Como, spesso poco conosciute al grande pubblico, richiamato per lo più dalle suggestioni dei paesaggi. Qui infatti convergono le tradizioni culinarie tipiche del lago, in cui il pesce la fa da padrone; le tradizioni più montane, con la selvaggina e la polenta; i richiami della tradizione gastronomica brianzola; senza dimenticare il vino e l’olio prodotti sulle rive del lago.
Se pensiamo poi che d’inverno sono aperti e visitabili anche i numerosi musei, sono particolarmente affascinanti i paesi che si affacciano sul lago, circondati da un panorama montano spesso innevato, il Lago di Como è una meta da visitare tutto l’anno, apprezzata da turisti di tutto il mondo: è, in effetti, una delle poche mete turistiche in Italia in cui le presenze straniere superano quelle italiane.
Matteo