La Rinascita di una Valle
Ad un centinaio di metri dal mio affittacamere scorre il fiume Bormida di Millesimo, il corso d’acqua principale, che nasce dal colle Scravaion (comune di Bardineto) e che, una volta ricevuta dopo 90 km di corso da destra la Bormida di Spigno nei pressi di Bistagno (AL), diventa la Bormida propriamente detta, che confluisce nel Tanaro ad est della città di Alessandria. Mio padre,mio suocero e tutti quelli della loro generzione nel fiume hanno imparato a nuotare a pescare approfittando della sua incredibile ricchezza faunistica,ad usarne le acque per lavare attrezzature agricole,per irrigare orti e giardini,per dissetare gli animali. Poi Il 26 marzo 1882 il comune di Cengio autorizzò la costruzione di una fabbrica di dinamite (dinamitificio Barberi), a poche centinaia di metri dal confine con il comune di Saliceto,
Confine tra l’altro tra Piemonte e Liguria.Nel 1906 il dinamitificio Barberi viene rilevato dalla Società Italiana Prodotti Esplodenti. Venivano prodotti acido solforico, oleum e tritolo Nel 1925 l’Italgas rilevò l’impianto, per riconvertirlo alla produzione di coloranti e prodotti chimici. Per descrivere quanto fu disastroso per l’intera valle l’inquinamento della fabbrica mi basta riportare due brevi citazioni di due grandi poeti piemontesi:E’ Augusto Monti a darcene un prima, forte immagine ne I Sansossì: “E giù dal Cengio il dinamitificio ti fotte in Bormida di quattro in sette tutta questa peste, e le acque vengon giù livide come ranno,una schiuma verde, pesci morti a pancia in su, le bestie la rifiutano: un malefizio ti dico… e per far che cosa? Esplosivi dinamite balistite, per ammazzar della gente » e poi Beppe Fenoglio:“Hai mai visto Bormida? Ha l’acqua color del sangue raggrumato, perché porta via i rifiuti delle fabbriche di Cengio e sulle sue rive non cresce più un filo d’erba. Un’acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo nel midollo,specie a vederla di notte sotto la luna.”(Beppe Fenoglio, “Un giorno di fuoco”, Einaudi 1988)
Poi il risveglio,lo scuotimento dal torpore,la reazione:Il 1º settembre 1987 venne fondata dai giovani della Valle Bormida, a Saliceto l’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida, con l’intento di combattere con decisione il secolare inquinamento della Valle Bormida.Anni di lotta,cortei,manifestazioni,proteste,picchettaggi,dibattiti,ecc ecc sino al miracolo,Nel 1999, dopo 117 anni, lo stabilimento chiude definitivamente. Questa primavera due amici olandesi sono venuti da noi,ospitati nell’affittacamere,uno di loro,Gianluca,era originario italiano,da ragazzino il padre lo portava spesso a pescare nel torrente Erro e nel fiume Bormida nella zona prima di Cengio,la passione gli è entrata nel sangue tanto che è diventato un campione di pesca in acqua dolce,dall’Olanda ha seguito la vicenda Acna e voleva sapere di persona gli sviluppi e se il fiume era davvero tornata alla vita. Lui e il suo amico praticano la pesca sportiva con il rilancio in acqua della preda,in 3 giorni hanno pescato,proprio qui vicino a noi,tra cavedani e barbi quasi 100 capi,era entusiasta. l’ultimo giorno mi ha detto: »Adesso sono sicuro” Il Bormida è di nuovo a posto » « Si » gli ho risposto »Un fiume ritrovato » Ma Gianluca come mi disse fu piacevolmente sorpreso anche del come dall’ultima volta che era stato in questi posti fosse migliorato l’aspetto e la cura di tutto il paesaggio,di come i vecchi paesini del circondario fossero stati perfettamente restaurati nel rispetto della loro storia e cultura e di come emergesse nelle colture (in primis la vite e la nocciola) l’amore ed il rispetto per l’ambiente,la propria storia e tradizioni.
Matteo