Turismo e storia dell’arte
A parte qualche fatto congiunturale è ormai un fatto che buona parte del turismo ha buone preferenze per le mete culturali ed i musei (e fra questi più facilmente quelli dedicati all’arte). Poi sono un fenomeno dei tempi nostri le tante mostre che vengono organizzate in molte località. Magari a volte sembrano un po’ tante, qualcuna magari è curata approssimativamente
Ovviamente non mancano polemiche ed osservazioni varie. Fra le tante discussioni degli ultimi tempi va segnalato il confronto fra gli accessi al Louvre ed altri musei internazionali e quelli (di numero inferiore) ai musei italiani che hanno diversa impostazione e sono spesso ubicati in antichi edifici Molti luoghi d’arte comunque vengono talora visitati frettolosamente e perché per tanti è semplicemente di moda fare certi percorsi. La conoscenza della storia dell’arte fra i turisti è spesso limitata e ciò ha delle conseguenze nelle scelte. Magari, in diversi casi, sarebbe opportuno vedere certi quadri nelle loro normali e storiche ubicazioni piuttosto che in occasione di mostre affollate e magari care. Ancora i musei andrebbero visitati con opportuna calma. E magari tornarci più di una volta. Resta infatti da valutare, a parte il numero di ingressi di certi musei di successo, cosa effettivamente rimanga ai visitatori. A certi numeri corrisponde una progressione concettuale ? Comunque la frequenza di musei e chiese piene di opere artistiche- alla fine- induce un po’ di persone attente ad interessarsi veramente di storia dell’arte anche se hanno alle spalle studi tecnici. Magari queste persone iniziano ad approfondire su internet ma in tanti poi passano anche ai libri o magari si iscrivono a qualche associazione culturale. D’altra parte la storia dell’arte, a conoscerla un po’, è veramente stimolante.
Matteo