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Madagascar dopo la crisi

La crisi politica che abbia scuotuto Madagascar ha avuto delle conseguenze enorme sul paese. La situazione economica, il paesaggio politico e la crisi finanziara hanno infatti avuto dei risultati che sfortunatamente non sono sempre positivi per il settore del turismo. Prima della crisi, è importante riccordare che il turismo malgascio ha conosciuto qualchi problemi con i turisti stranieri, con delle mesure quasi forte con il turismo sessuale. Ora possiamo dire che la situazione è diventuta abbastanza sgradevole per gli operatori turistici a Madagascar. Questo toccano per esempio il dominio dei voli turistici, gli organisatori di viaggio nel paese, gli albergatori, prestatori di servici turistici come li autonoleggi, i parchi nazionali, le riserve e altri settori diretti e indiretti in relazione con il turismo malgascio.

madagascar.

Gli organizzatori di viaggio come ad esempio le companie aerei hanno deciso di ridure i numeri dei voli internazionali dall’estero. E il caso per la compania Air Madagascar. Infatti, fino alla fine di aprile 2009, la compania ha deciso di effettuare due voli settimanali tra la Francia e Madagascar. Tuttavia, nuovi progetti di collaborazione tra le companie «Air Madagascar» e «Kenya Airways» permetterano, affinche di servire nuove zone di Europa, di Africa e del mezzo Oriente. Per quanto riguarda i tour Operator, la majorità degli organisatori di Viaggio, la major parte conoscono un’annullazione di cento per cento dei arrivi turistici. E il risultato di una riduzione dei numeri di turistici che arrivano a causa della mancanza della sicurezza. Per gli alberghi, che sia nella capitale di Antananarivo oppure nelle provincie, molti hanno chiusi le loro porte. Alcuni alberghi di lusso nella capitale ma anche sulle coste, utilizzano la loro attività a meta, cioè solo una parte dell’albergo è aperto per i clienti. Di più, solo una parte del personale lavora in questi tempi. Questi ultimi favoriscono il turismo nazionale a prezzi bassi, per permettere ai malgasci di fare le loro vacanze nei questi eden di lusso. Sicuramente, i prezzi sono adatti alle prestazioni. Il caso degli investitori nazionali ed internazionali che hanno creato dei alberghi, rigruppati nella capitale di Antananarivo, per accogliere gli invitati per il «Cima dell’Unione Africana» in prima settimana di Guglio, sta ancora incerta. Sperano lo stesso un decollo della situazione turistica a Madagascar, grazie alle grande vacanze di Giugno. Il fatto è che questi alberghi sarrano utilizzati per il settore turistico in generale nel futuro. Di stesso per i prestatori di servizi spezzializati, come l’autonoleggio che conosce un’ abbassamento di attività. Per finire, direi che tra i settori più toccati dal turismo, ci sono anche l’artigianato, i parchi nazionali, le riserve turistiche e altri settori in relazione diretto o indiretto con il turismo malgascio. Il problema venga dalla mancanza dei visitatori nei parchi e riserve, tutte le attività correlate nei villaggi avviscinanti sopportano anche loro il risultato della crisi. Per esempio nelle zone rimote, molti villagiatori tagliano gli alberi per avere un po di soldi.

La conseguenza della crisi politica a Madagascar ha lasciato postumi nel settore del turismo. Bisogna quindi molti sforzi e molto tempo per riprendere in mano la situazione. Speriamo tutti una situazione migliore e senza nuvole per il turismo malgascio…

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Matteo

Sono passati 10 anni da quando ero un agente di prenotazione presso un'importante agenzia di viaggi online 🙂 Il mio lavoro mi permette di scoprire regolarmente idee di viaggio originali! Volevo diventare uno scrittore 😉 partecipare a holiday-viaggi.com mi permette di scrivere e viaggiare! Per leggervi molto presto nei commenti!
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